giovedì 26 gennaio 2012

Un nuovo interessante SEO contest

Parlammo pochi giorni fa del SEO contest Bellimbusto, oggi parliamo di un nuovo SEO Contest dal nome "Guru of Future 2012".
Il concorso prevede che si debba posizionare su Google (ormai è tanto ovvia l'associazione tra motori di ricerca e Google che spesso si omette di indicare qual è il motore di ricerca utilizzato) SEO contest Guru of Future, scritta senza virgolette, entro il 10 dicembre 2012. In premio c'è un table Android per il primo classificato. Inoltre tra i primi 20 classificati saranno sorteggiati ulteriori 2 tablet android.
I primi 5, inoltre, avranno l'onore di essere inseriti in una hall of fame.
Tutti gli interessati possono iscriversi qui.

Considerazioni personali
Apprezzo fortemente, in questo caso, che finalmente si sia scelta per organizzare un contest una frase di senso compiuto, e non i soliti bellimbusti o instantempo (vi ricordate? Il seo contest vinto dagli spammer...).
In questo caso si parla di qualcosa di concreto, persino di utile per chi fa seo e vende i propri servizi.

Partecipanti al concorso
Come per Bellimbusto, anche per i partecipanti a questo concorso seo è possibile inviare un articolo che illustri la strategia adottata, che sarà pubblicato su questo blog completo di link do follow.

martedì 17 gennaio 2012

Google sta per perdere il primato?

Diciamo la verità: a partire dall'introduzione del Panda Google non ha azzeccato una mossa giusta. La qualità dei risultati di ricerca sta peggiorando sempre di più e gli utenti, almeno i più smaliziati, lo hanno capito. E alcuni si stanno trasferendo su Bing. Non sappiamo quanti, dobbiamo aspettare qualche mese per rilevazioni statistiche attendibili, ma il trend probabilmente si è messo in moto.
Google è stato un monopolista per anni e i monopolisti fanno sempre errori grossolani: in particolare ritengo che Google abbia introdotto tante inutili modifiche all'algoritmo soprattutto per costringere i proprietari dei siti a comprare AdWords. Ma di fatto in questo modo ha abbassato la qualità dei risultati di ricerca. Ancora una volta la Microsoft si dimostra un competitore temibile: lentissima a partire, con poca invenzione (di solito fa cose che altri hanno già fatto e hanno fatto meglio) ma quando poi entra in partita non c'è ne per nessuno.